La frequenza e il tipo di controlli clinici, ematochimici e strumentali dipenderà dalla forma e dall'aggressività dell'artrite. Una prima distinzione possiamo porla tra i pazienti che non assumono alcuna terapia o che assumono FANS da coloro che assumono farmaci di fondo. Nel primo caso saranno sufficienti controlli clinici periodici, in cui, accanto alla visita generale si esegue un attento esame articolare e un esame del sangue per la valutazione degli indici infiammatori (VES, PCR), dell'emocromo ed eventualmente degli autoanticorpi (ANA, FR).
Nel secondo caso accanto al controllo clinico periodico, occorre eseguire principalmente gli esami necessari per evidenziare precocemente even¬tuali effetti collaterali dei farmaci. Gli esami radiologici delle articolazioni coinvolte sono utili per valutare l'eventuale presenza e progressione del danno articolare. I pazienti con positività degli anticorpi antinucleo devono eseguire alme¬no ogni 3 mesi una visita oculistica con lampada a fessura in modo da evi¬denziare precocemente la possibile insorgenza di iridociclite cronica (infiammazione dell'uvea anteriore asintomatica in fase iniziale).
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